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Energy Transition and Urban Planning for Local Development. A Critical Review of the Evolution of Integrated Spatial and Energy Planning
The aim of the article is to analyse the evolution of spatial and energy planning integration, seen as a mean to foster local development, from the birth of the theme to the current prospects of shared sustainability and Decentralised Energy System (DES) solutions. The paper is a review of the evolution of the spatial and energy planning integration, exploring weaknesses
and future opportunities. After an initial period of intense theoretical elaboration, the relationship between energy and city physical-functional organization and planning is still far from finding an implementation. The article explains this lack of integration through the analyses of significant steps in the last 50 years with the aim to outline current obstacles in achieving a more comprehensive vision of energy and spatial planning. The experiences selected highlight critical aspects concerning
the trend towards the divergence of energy planning from systemic urban and spatial planning, also due to the low consideration of energy as a factor for local development. From the processes of decentralization and energy localism, some perspectives emerge which converge on the eco-energy district as a projection of the local energy community and which seem to enhance a more systemic and strategic dimension of planning
Cambiare il lessico: nuove competenze e responsabilitĂ degli urbanisti
L’interesse si concentra sui cambiamenti della disciplina e su come il lessico possa operare positivamente in tale contesto evolutivo, piuttosto che sul repertorio dei cambiamenti del lessico stesso.
Impostazione, questa, che tende a enfatizzare il ruolo proattivo della ricerca linguistica, e piĂą in generale della ricerca comunicativa, come componente importante della dialettica propositiva di intervento.
Lemmi vecchi e nuovi vengono così a comporsi e a contrapporsi con diversi e/o permanenti significati, e soprattutto in ambiti epistemologici sempre più complessi rispetto al passato e più ifficilmente racchiudibili in forme discorsive semplici, stabili e univocamente definite.
In tal senso anche il discreto interesse sul tema segnala l’esigenza di soffermarsi specificamente sul lessico «concettuale-critico» piuttosto che sul lessico «tecnico-pratico» variamente frequentato in passato, quando si pensava forse a modi di consolidamento operativo della disciplina che sembravano a portata di mano. L’esigenza nasce evidentemente proprio dal voler fissare, seppur temporaneamente e parzialmente, la situazione fluida della contemporaneità , della complessità incrementale dei processi trasformativi, delle rapide irruzioni di potenti valenze sociali, economiche e
ambientali nel territorio globalizzato che prefigurano stadi di mutevolezza continua. Il lessico può contribuire all’avanzamento del fronte conoscitivo e di quello operativo della disciplina
Verso la nuova stagione della sostenibilitĂ condivisa. Effetti su territorio, cittĂ e pianificazione locale
Verso la nuova stagione della sostenibilitĂ condivisa. Effetti su territorio, cittĂ e pianificazione locale Paolo De Pascali, Valentina Alberti, Michele Reginaldi
Le politiche per la sostenibilitĂ mostrano evidenti elementi di criticitĂ . In particolare gli accordi internazionali si sono resi scarsamente efficaci per promuovere la sostenibilitĂ in sede locale
Il commercio delle emissioni (cap & trade) è il cardine delle politiche (anche UE). L’ipotesi che vengano favoriti interventi low carbon nella competizione con il prezzo delle emissioni finora si è rivelata errata nell’attuale sistema di mercato e di finanza speculativa
Emission trading risulta inefficace per la riconversione verde dell’economia diffusa, non arriva ai territori. Anche burden sharing non ha penetrazione in basso, si ferma a regione e riguarda i grandi impianti energy intensive
Sul decentramento e localismo energetico la politica UE si muove con circospezione e debolezza, senza decise direttive operative; il processo di decentramento locale della liberalizzazione risulta lento e poco pervasivo
Manca una politica di supporto al localismo. Le politiche di sostenibilitĂ non arrivano ai territori e non partono da essi; interessano poco i processi di piano locale; i PAES come strumenti di marketing politico e non piani effettivi
La green economy mira a seguire i canoni della old economy del business centralizzato con scarse ricadute sulle comunità locali. La mancanza di radicamento e controllo sociale ha favorito anche nel settore delle rinnovabili l’economia del malaffare
Nascono dal basso iniziative autonome di sostenibilità su modelli di sharing economy basati su fattori di condivisione e inclusione avanzate. Il processo di liberalizzazione dell’energia può essere il motore della condivisione allargata per nuova sostenibilità condivisa e non imposta
La strategia delle Community Energy si basa su un quadro teso a ribaltare il paradigma procedurale centro/periferia nei modelli locali di sviluppo. Persegue inoltre l'obiettivo di qualificazione energetica delle comunitĂ locali secondo la valutazione dei relativi benefici sociali
Il modello di distretto energetico può diventare la proiezione territoriale della comunità (condivisa e inclusiva) dell’energia, il contesto fisico-spaziale in cui collimano domanda e offerta di energia, l’ambito socio-tecnico di progetto in cui convergono fattori di trasformazione del territorio e innovazioni dell’assetto sociale
Incidono fattori finanziari nell’investimento; alcune attuali tendenze possono giocare a favore o contro l’autodeterminazione della comunità ; ICT alla scala urbana e piattaforme di supporto all’economia condivisa possono o meno contribuire alla definizione di confini geografici della comunità e allargare a portatori di interesse esterni
Se da un lato viene facilitato il reperimento dei finanziamenti necessari per l'avvio dei progetti, la perdita dei riferimenti spaziali potrebbe però potenzialmente snaturare l'intento di qualificazione sociale degli utili che la comunità locale sarebbe portata a reinvestire nel proprio territorio, indebolendo considerevolmente le capacità di controllo del processo con possibili ricadute anche sulle logiche stesse di governo del territorio.
Il progetto di distretto di comunità può promuovere piani di riqualificazione urbana con recupero dell’esistente, integrazione delle funzioni, infilling, agricoltura urbana food e no food, forestazione e naturalizzazione, infrastrutturazione ecologico ambientale, rigenerazione della città sociale
20 Principi e obiettivi oramai ineludibili di sostenibilità localmente condivisa (sharing sustainability), trovano prospettive nell’azione delle comunità e dei territori in campo energetico, in tale contesto possono riempire di nuovi contenuti, procedure e attori l’azione pianificatoria locale (in evidente declino in questa fase storica), rilanciandone il ruolo e le potenzialità applicativeThe classical standards of sustainability, so defined in the last century and mostly top-down oriented, show clear signs of crisis, while the effects of the liberalisation process of the energy market, albeit still too slowly, are going to mark a new systemic change in the sustainability issues, with relevant implications at a socio-economic perspective and in the organisation of cities and rural areas.
This process is opening the way for the development of models that incorporate local potentiality and the pursuit of objectives of sustainable territorial development, social inclusion and environmental respect.
The current research aims to identify and examine the new innovative practices linked with the theme of sharing energy production that are arising from liberalization process, the correspondence between practices of social organization and effect of territorial governance and transformation.
Production, distribution and consumption of energy, as well as the canons of expanded government that characterise them, are confronted with the functional organisation of the territory and they can produce gradual transformation towards forms of better coherence between governance and sustainability
targets; the local inclusive community can determine a new energy district model and energy district can contribute to build up communities
Coniugare localismo energetico e pianificazione a Roma: tentativi effettuati e prospettive
Il processo di liberalizzazione dell’energia in atto prospetta rilevanti opportunitĂ
operative per gli enti e le comunitĂ locali; opportunitĂ che oltrepassano i soli effetti sul
mercato energetico e riguardano in forma sistemica le attivitĂ produttive,
l’organizzazione fisico funzionale degli insediamenti, la qualità dell’ambiente urbano, i
modelli comportamentali degli abitanti, nonché il processo di democratizzazione e
inclusione sociale. In tale contesto le politiche energetiche locali entrano appieno nelle
politiche urbane e possono rilanciare la pianificazione su processi di rigenerazione
urbana.
Potenti posizioni a difesa del vecchio modello accentrato e anche inabilitĂ delle
amministrazioni frenano però lo sviluppo delle politiche energetiche urbane e
dell’integrazione di queste nella pianificazione locale.
Alcuni fattori evolutivi, provenienti dal basso e di tipo inclusivo, sembrano tuttavia
aprire nuove, seppur ancora da studiare con precisione, prospettive per il breve
termine.
L’articolo intende fornire un sintetico quadro concettuale sul localismo energetico e
riportare un primo compendio delle iniziative e programmi in merito messi in piedi a
Roma negli ultimi decenni (tentativi giĂ volutamente deboli in partenza), e quindi
delineare le direttrici evolutive in atto e potenziali (in riferimento al contesto nazionale
e internazionale) da sviluppare nel lavoro di ricerca per il prossimo futuro, in
riferimento anche a strumenti operativi.The energy liberalization process under way promises significant operational opportunities
for institutions and local communities; opportunities that go beyond just the effects on the
energy market and concern in systemic form of productive activities, the functional physical
organization of the settlements, the quality of urban environment, the behavioral patterns
of the inhabitants, as well as the democratization and social inclusion process. In this
context, local energy policies come fully in urban policies and can enhance the planning of
urban regeneration processes.
Powerful positions in defense of the old centralized model and also inability of the
authorities, however, are holding back development of urban energy policies and the
integration of these in local planning.
Some evolutionary factors, coming from the bottom and in inclusive forms, still seem to
open new, albeit still to accurately study, prospects for the short term.
The article intends to provide a concise conceptual framework on energy localism and outline
a first compendium of initiatives and programs set up in Rome in recent decades (deliberately
attempts already weak at the start), and then delineate the ongoing and potential
evolutionary lines (in reference to the national and international context) to be developed
in the research work for the near future, also with reference to operational tools
Comparison among Different Gilthead Sea Bream (Sparus aurata) Farming Systems: Activity of Intestinal and Hepatic Enzymes and 13C-NMR Analysis of Lipids
In order to evaluate differences in general health and nutritional values of gilthead sea bream (Sparus aurata), the effects of semi-intensive, land-based tanks and sea-cages intensive rearing systems were investigated, and results compared with captured wild fish. The physiological state was determined by measuring the activity of three different intestinal digestive enzymes: alkaline phosphatase (ALP), leucine aminopeptidase (LAP) and maltase; and the activity of the hepatic ALP. Also, the hepatic content in protein, cholesterol, and lipid were assessed. 13C-NMR analysis for qualitative and quantitative characterization of the lipid fraction extracted from fish muscles for semi-intensive and land based tanks intensive systems was performed. The lipid fraction composition showed small but significant differences in the monounsaturated/saturated fatty acid ratio, with the semi-intensive characterized by higher monounsaturated and lower saturated fatty acid content with respect to land based tanks intensive rearing system
Performance Assessment in Fingerprinting and Multi Component Quantitative NMR Analyses
An interlaboratory comparison (ILC) was organized with the aim to set up quality control indicators suitable for multicomponent quantitative analysis by nuclear magnetic resonance (NMR) spectroscopy. A total of 36 NMR data sets (corresponding to 1260 NMR spectra) were produced by 30 participants using 34 NMR spectrometers. The calibration line method was chosen for the quantification of a five-component model mixture. Results show that quantitative NMR is a robust quantification tool and that 26 out of 36 data sets resulted in statistically equivalent calibration lines for all considered NMR signals. The performance of each laboratory was assessed by means of a new performance index (named Qp-score) which is related to the difference between the experimental and the consensus values of the slope of the calibration lines. Laboratories endowed with a Qp-score falling within the suitable acceptability range are qualified to produce NMR spectra that can be considered statistically equivalent in terms of relative intensities of the signals. In addition, the specific response of nuclei to the experimental excitation/relaxation conditions was addressed by means of the parameter named NR. NR is related to the difference between the theoretical and the consensus slopes of the calibration lines and is specific for each signal produced by a well-defined set of acquisition parameters
High Risk of Secondary Infections Following Thrombotic Complications in Patients With COVID-19
Background. This study’s primary aim was to evaluate the impact of thrombotic complications on the development of secondary infections. The secondary aim was to compare the etiology of secondary infections in patients with and without thrombotic complications. Methods. This was a cohort study (NCT04318366) of coronavirus disease 2019 (COVID-19) patients hospitalized at IRCCS San Raffaele Hospital between February 25 and June 30, 2020. Incidence rates (IRs) were calculated by univariable Poisson regression as the number of cases per 1000 person-days of follow-up (PDFU) with 95% confidence intervals. The cumulative incidence functions of secondary infections according to thrombotic complications were compared with Gray’s method accounting for competing risk of death. A multivariable Fine-Gray model was applied to assess factors associated with risk of secondary infections. Results. Overall, 109/904 patients had 176 secondary infections (IR, 10.0; 95% CI, 8.8–11.5; per 1000-PDFU). The IRs of secondary infections among patients with or without thrombotic complications were 15.0 (95% CI, 10.7–21.0) and 9.3 (95% CI, 7.9–11.0) per 1000-PDFU, respectively (P = .017). At multivariable analysis, thrombotic complications were associated with the development of secondary infections (subdistribution hazard ratio, 1.788; 95% CI, 1.018–3.140; P = .043). The etiology of secondary infections was similar in patients with and without thrombotic complications. Conclusions. In patients with COVID-19, thrombotic complications were associated with a high risk of secondary infections
Territori della Governance. Indagini ed esperienze sulla governance ambientale nella pianificazione territoriale
Negli ultimi anni si parla molto di governance in molteplici ambiti, a proposito ed a sproposito, tanto che la parola può risultare ormai logora e sempre più lasca nel significare. L'ampio uso (ed abuso) che ne viene fatto, alimentato, anche dalla superficialità invasiva dei media, genera un progressivo ampliamento di accezioni e costrutti approssimativi che sembrano aumentare l'ambiguità già in origine insita nel termine. Questa presa rapida e pervasiva nel linguaggio comune è però segno di forte interesse, in parte forse solo emozionale, che indica una diffusa aspettativa per l'evoluzione dei tradizionali modelli di governo cui la governance intende in qualche modo contrapporsi. Interesse che è più evidente al livello locale dove da tempo sono stati aperti, pur nell'involucro di consolidati processi istituzionali, percorsi partecipativi nella produzione dei piani in cui si evidenzia la centralità della governance specie per quanto riguarda le valenze ambientali. Ed in tale area si fa sempre più strada l'esigenza di decodificare il termine e la tematica connessa, e di esplicitarne le fondamenta logiche e le direttrici operative, elementi nodali questi delle attuali elaborazioni sul governo territoriale. In tale senso questo volume, che raccoglie alcuni risultati della ricerca PRIN 2005 "Sviluppo sostenibile ed e-governance nella panificazione urbanistica", intende portare un contributo a tale processo di precisazione in atto. I lavori in esso presentati riguardano aspetti dell'indagine teorico-concettuale, strumenti e metodi, esperienze in corso. Il loro fine comune è approssimare il chiarimento del quadro complessivo della materia in termini di passaggi logici, di uso degli strumenti di supporto, di valutazione del confronto con l'attuale sistema istituzionale e normativo
L’ENERGIA NELLA PIANIFICAZIONE IN ITALIA: TENTATIVI PASSATI E ATTUALI PROSPETTIVE PER UNA NON FACILE INTEGRAZIONE
Il numero monografico è dedicato al tema dell’integrazione energia/pianificazione variamente considerato nell’ultimo mezzo secolo, ma rimasto sostanzialmente irrisolto. L’elaborazione teorica ha trovato una compiutezza già dagli anni ’80-90, ma l’applicazione stenta a stabilizzarsi. Emergono però delle prospettive riportate dagli articoli a seguire, valorizzate dalle linee di sperimentazione che propongono. Risulta un quadro confortante che potrà trovare sviluppo nella transizione ecologica post-pandemica
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